| La location è nell’aretino, Lucignano, a voler essere proprio precisi. La stella arriva da Parigi e si chiama Juliette Binoche. Insieme a Sami Frey sarà protagonista di «Copia conforme», il nuovo film di Abbas Kiarostami, le cui riprese partiranno, qui in Toscana, il prossimo 8 giugno. Una produzione, questa, che è forse la più importante tra quelle che usufruiranno di una parte degli 11 milioni stanziati per il 2009 dalla Mediateca regionale toscana - Film Commission, per incentivare «l’uso» del nostro territorio, nel cinema. L’annuncio ieri a Cannes nel Padiglione Italiano della sempre glamour (malgrado la crisi) Croisette, dove erano presenti l’assessore alla cultura Paolo Cocchi e il presidente della Mediateca Ugo di Tullio che hanno parlato dello stanziamento e ne hanno spiegato la ratio. Da quello stesso fondo pescano anche il nuovo film di Paolo Virzì «La prima cosa bella» (6,5 milioni di euro) e «New Moon», sequel del cult «Twilight», (2,5 milioni di euro), mentre 2 milioni di euro è la somma già spesa per la produzione della fiction «Il falco e la colomba», per la regia di Giorgio Serafini, con Giulio Berruti, Cosima Coppola e Anna Safroncik. Sempre dallo stesso fondo pescheranno il nuovo film che Leonardo Pieraccioni si appresta a girare a Firenze, e la fiction «Il mostro», con Ennio Fantaschini, Nicole Grimaudo e Massimo Sarchielli, per la regia di Antonello Grimaldi, che andrà in onda in autunno sui canali Fox di Sky. Si tratta di investimenti con una forte valenza economica. Basti pensare che solo la pellicola di Virzì e quella di «New Moon» porteranno alla Toscana almeno 8,5 milioni di euro in investimenti sul territorio. Per non parlare degli effetti sul turismo. Tra l’altro i contributi non saranno a fondo perduto, anzi ci saranno alcune condizioni necessarie per poterne usufruire, tra cui, non ultima, il fatto di reinvestire il denaro in Toscana e la solidità economica delle case di produzione coinvolte. Tradotto in soldoni questo vuol dire, certamente, che il fondo sembra rivolto più alle produzioni di una certa statura che a quelle piccole o ai registi indipendenti. Ma questo accade ormai per quasi tutti gli aiuti al cinema in Europa.
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